mercoledì 31 ottobre 2012

5 morti sul lavoro in un giorno: nessuna protesta per non offendere la Fornero

5 morti sul lavoro in un solo giorno. Ed un morto era all'Ilva. Spazio su giornali e tv? Praticamente nessuno. Non è stato un caso che il Festival della sicurezza di Pergine Valsugana sia stato dedicato, quest'anno, ai linguaggi dei media a proposito di morti bianche e incidenti sul lavoro. Il Festival ha avuto risonanza mediatica, perché l'organizzazione è stata impeccabile e l'ufficio stampa non ha sbagliato un colpo, ma dopo? Dopo si è tornati all'abituale indifferenza, acuita dal servilismo nei confronti di un esecutivo indecente. Per questi ministri la sicurezza è un costo. E visto che dobbiamo ridurre i costi, diventa inevitabile ridurre la sicurezza. Non c'é più la sicurezza di conservare il posto di lavoro (Fornero docet) e non c'é più la sicurezza di conservare la vita o la salute sul posto di lavoro. Si muore perché ce lo chiedono i mercati, si crepa perché ce lo chiede l'Europa. Le fabbriche inquinano? E' inevitabile, ci dicono. Ma le stesse fabbriche non inquinano in Germania o Francia. Si crepa lavorando? L'alternativa è crepare di fame senza lavorare, ci assicurano. Macché, nei Paesi d'Europa (sì, proprio quell'Europa che ci obbligherebbe a crepare) si può lavorare con livelli di sicurezza maggiori. Ma non si può dire, per non far piangere la Fornero o indignare Monti. Usi a crepar tacendo.

1 commento:

  1. Bravo Augusto! Per fortuna un giornalista che non si fa intimidire dalla Fornero.
    Io ricorderei i nomi delle vittime, visto che non sono stati menzionati dai giornali nazionali:
    Antonio Roselli, anni 64 - incidente in un'azienda edile di Corato (BA);
    Fabrizio del Soldato, anni 41 - Caduto dal tetto mentre metteva in posa pannelli fotovoltaici in provincia di Lucca;
    Maurizio Lorenzetto, 55 anni - manutenzione impianto dei Sistemi territoriali, annegato nell'Adige, nei pressi di Chioggia;
    Stefano Mirabelli, 42 anni - schiacciato da un muraglione crollato nella sua azienda meccanica di Ronco Scrivia (GE);
    un contadino di 71anni travolto dal suo trattore in Alto Adige;
    Claudio Marsella, 29 anni - operaio addetto al movimento ferroviario deceduto in seguito ad incidente nell'area portuale dell'Ilva di Taranto.

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