lunedì 29 ottobre 2012

La sinistra si occupa di Mussolini per evitare di contrastare Monti

Dopo 90 anni la Marcia su Roma fa ancora paura ad una sinistra italiana imbolsita e priva di idee. Di fronte al disastro provocato da Monti e dai suoi incompetecnici, di fronte al crollo del Pil, al record della disoccupazione (non solo giovanile), al record delle tasse, al disastro della produzione, alla mancanza di prospettive, la sinistra riscopre il pericolo di Mussolini. Che è stato assassinato nel '45, ma fa ancora paura ai Giordano, ai Bersani, ai Vendola. La Fornero elimina l'articolo 18 dello statuto dei lavoratori? E chissenefrega. Il problema vero è che qualcuno si saluta ancora con il braccio teso. Grilli massacra il risparmio delle famiglie? Pazienza, occupiamoci di chi va a rendere omaggio a Predappio. L'unica speranza per i giovani italiani è nell'emigrazione? Va bene così, mica possiamo occuparci di queste sciocchezze quando il Blocco Studentesco vince nelle elezioni studentesche. Insomma, alla sinistra italiana non importa nulla dei problemi concreti. E tanto meno è disposta a condividere una protesta con chi protesta davvero. Meglio indignarsi per questioni storiche piuttosto di togliere la fiducia ad un governo al servizio della speculazione internazionale. Nascondiamoci dietro un dito, anzi dietro un braccio teso. Dividiamo i giovani, incitiamoli a scontrarsi tra di loro. Perché sarà il modo migliore per giustificare un Monti bis ed altri 5 anni di sconcezze ai danni dell'Italia.

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