mercoledì 13 febbraio 2013

CentroDestra e informazione, mondi separati

Parte Sanremo e scattano le polemiche. Come da copione. Il centrodestra si infuria per le imitazioni (divertenti) di Crozza. Il buongusto si infuria per la penosa e superretribuita prestazione del pretino Fazio. Un concentrato di ipocrisia, falsità, politicamente corretto (uno dei mali assoluti di questa Italia), indignazione a senso unico, gentilezza di facciata. E si infuria, il buonsenso, per il mega compenso elargito ad una Littizzetto senza qualità. Ma ai politici del centrodestra interessa solo Crozza. Che avrà enormi lacune in storia (la Germania non è unita a partire da Carlo Magno; mai sentito parlare di Prussia? La famosa "scuola genovese"..), ma ha il pregio di far ridere in un programma che di simpatico ha proprio nulla. Vero che le parodie sono le stesse già viste su La 7, ma non tutti seguono quel canale. E poi, invece di lamentarsi sempre, perché il centrodestra non crea alternative? Con tutti i canali Mediaset non è possibile far crescere comici, conduttori, opinionisti, giornalisti? Perché Piersilvio manda in onda solo programmi con ospiti che non hanno nulla da dire o, in caso contrario, sputano sul suo Papy? Sarà mica colpa di Crozza anche la programmazione Mediaset? E in Rai, quali nomine ha fatto il centrodestra? Prima del cda normalizzato e Tarantolato ad immagine e somiglianza del Griocrate Monti, chi c'era nel cda? E le nomine dei direttori a chi spettavano? E la scelta dei programmi e dei rispettivi direttori? E le assunzioni e carriere dei giornalisti? E dei registi, dei tecnici? Dov'era, allora, il centrodestra? Tutti distratti, tutti impegnati nelle cene eleganti o nelle discoteche. Indifferenti a tutto e a tutti, con la speranza che la sinistra facesse altrettano. Non ha fatto altrettanto. E non ha senso lamentarsi perché gli altri hanno capito l'importanza dell'informazione e si sono impegnati nel settore. Bersani non è cattivo perché, invece di andare in discoteca, si occupava di organigrammi in Rai e nei giornali. E dopo le elezioni sarà interessante vedere se qualcuno, nel centrodestra, avrà capito la lezione e proverà a cambiare comportamenti.

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