mercoledì 27 marzo 2013

Tecnici in Italia? Solo per aggiustare la lavatrice

Terzi se ne va e Napo si offende. Ovvio che si offenda: il disastro di questa banda di incompetecnici è interamente responsabilità del presidente della Repubblica che ha trasformato un ciuchino in senatore a vita (almeno a Roma imperiale nominavano i cavalli), portandolo poi a governare e rovinare l'Italia con un governo assurdo. Ora se ne andranno, ma il problema rimane. Ed il problema non è solo la presenza di Monti come senatore a vita: una vergogna per l'Italia. Se avesse un briciolo di dignità, Monti lascerebbe lo scranno. Per manifesta inferiorità. Perché la nomina a senatore a vita dovrebbe presupporre meriti che Monti non ha mai avuto. Non basta essere il commesso della Merkel. E Napo avrebbe dovuto saperlo. Però Monti è uno, il problema è generale. Perché questi sono i tecnici di fronte ai quali i media italiani si sono trasformati in zerbini indecenti. Qualcuno ricorda il codazzo di giornalisti che ridevano ad ogni battuta idiota del premier? Ultimer diceva boiate e loro giù a ridere, a scrivere di Monti come fine umorista all'inglese. Tutti zerbinati nel descrivere le sobrie vacanze a St.Moritz. Tutti a difendere provvedimenti assurdi, a censurare i suicidi provocati dalle riforme della signora Fornero. Questa è l'informazione italiana. Ed è un problema. Ma questi sono anche i tecnici italiani, ed il problema è ben maggiore. Probabilmente la signora Fornero, dopo questa rovinosa parentesi governativa, emigrerà in Germania. Giusto premio per chi ha fatto gli interessi tedeschi e non quelli italiani. Ma questa signora ha insegnato per decenni nell'Università italiana. Ed è tragico pensare a tutti gli studenti che hanno dovuto apprendere qualcosa da lei. Per non parlare di Monti, ai vertici della Bocconi. In che mani abbiamo lasciato la formazione universitaria italiana? Il problema è la classe dirigente di questo Paese. Disastrosa, legata ad interessi che non sono quelli italiani, incompetente. E supponente, arrogante, presuntuosa. Il ministro dell'Agricoltura che non è in grado di tutelare i prodotti italiani dai tarocchi prodotti e venduti non in Cina ma in Germania? Il responsabile del Turismo che manco si sa chi sia perché nulla ha fatto (ed il turismo italiano va in crisi)? I beni culturali affidati ad un altro che non ha combinato nulla se non convincere i media a non occuparsi più dei nuovi crolli a Pompei ed in giro per l'Italia? Ora se ne andranno, ma ritorneranno in posizioni di vertice nel Paese. E non possiamo permettercelo. Non dobbiamo permetterglielo. Ma già c'è gente, come La Russa, che non esclude una candidatura di Terzi tra i Fardelli d'Italia alle prossime elezioni. Un genio, Ignazio. Non solo si è candidato lui, provocando la fuga di legioni di potenziali elettori. No, ora insiste e raddoppia le candidature sbagliate. No, proprio non è il caso.

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