martedì 9 aprile 2013

Larghe intese sul nulla cosmico

Tutti ad elogiare Napo per il ricordo entusiasta del compromesso storico, diventato ora "larghe intese". Dal momento che non si sa come uscire dall'impasse, va bene tutto. Va bene persino la cancellazione della memoria di quei giornali che, all'epoca del compromesso storico, scrivevano di "sedicenti brigate rosse", di "faide interne" alla destra per giustificare omicidi commessi dai figli, nipoti ed amici vari di intelettuali radical chic. Fingiamo di essercene dimenticati. Tabula rasa e si riparte. Ma per andare dove? All'elezione di un presidente della repubblica che abbia un passato radicale, superliberista, favorevole all'invasione dei prodotti cinesi, alla cancellazione dei diritti sociali perché l'unica emergenza italiana è rappresentata dai matrimoni omosessuali? O l'unica emergenza è l'elezione di un presidente che garantisca Berlu da una magistratura ossessiva? B&B: Berlu e Bersani, impegnati a discutere su conflitto d'interessi e colore delle toghe. Su cittadinanza agli immigrati e sul sesso degli angeli. Eh sì, son problemoni. Chissenefrega se i suicidi aumentano, se la povertà dilaga, se la disperazione è ovunque. Chi farà il presidente della commissione X? E della commissione Y? Intanto arrivano 40 miliardi. Alle aziende? Macché, quelli arriveranno, forse, in due anni e molti di quei soldi andranno alle banche. I 40 miliardi in arrivo immediato, entro l'estate, sono quelli delle tasse che pagheranno gli italiani. Davvero il modo ideale per rilanciare l'economia, far ripartire i consumi, creare nuova occupazione. Larghe intese, dunque. Per capire se un sottosegretario farà capo a Cicchitto o a Brunetta, a Orfini oppure a Renzi. Mentre Gianni Letta discute, al desco famigliare, con il nipote Enrico Letta. Mentre Gelmini accusa il Pd di aver accettato le modifiche imposte dalla Cgil alla fetida riforma Fornero che la stessa Gelmini ha votato e che non vuol cambiare. Larghe intese per continuare così, magari cambiando - con calma - una legge elettorale in modo da tornare prima o poi alle urne. Per chiedere cosa? Per proporre cosa? Beh, mica è un loro problema. Dipenderà da chi vincerà le elezioni tedesche. Il nuovo padrone d'Europa convocherà i suoi commessi italiani e detterà la linea. Decidendo chi sarà maggioranza e chi opposizione. Ma chiarendo bene che l'Italia deve essere annientata: la ripresa non fa comodo a Berlino.

1 commento:

  1. i Grillini non vogliono votare, certo quando gli ricapita una svolta simile???

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