mercoledì 21 agosto 2013

Al Jazeera in Usa, nuova tappa del pensiero unico mondiale

Al Jazeera, la potente emittente del Qatar, sbarca anche negli Usa. Con un programma di news 24 ore su 24. Ha speso mezzo miliardo di dollari per acquistare il canale, investirà moltissimo per realizzare una programmazione in grado di conquistare non solo gli islamici presenti negli Usa, ma anche una fetta di cittadini americani di altre fedi. L'importante è offrire programmi di informazione credibili, non sottoposti all'autocensura dei media occidentali. Ovviamente basati sulla visione del mondo del Qatar che, tanto per non dimenticarsene, è uno degli emirati più attivi nel sostenere le bande armate sunnite che provocano morti e feriti in tutto il mondo islamico, a partire dalla Siria. Ma il Qatar ha perfettamente capito che non bastano le azioni armate sul terreno per conquistare le coscienze, per fare proselitismo, per ampliare la propria influenza. Così ha creato una tv che, non a caso, è stata protagonista nelle spintanee rivolte del Nord Africa, ma anche nei maggiori casini del Vicino Oriente. Dunque non stupisce l'idea di puntare direttamente al cuore dell'Occidente, aprendo una tv negli Usa. D'altronde gli Usa sono stati i creatori dei talebani, da usare in Afganistan contro Mosca, per poi ritrovarseli come avversari quando i sovietici si sono ritirati. Ma, ancora una volta, appare evidente l'errore strategico di chi non è allineato con la visione del mondo del Qatar. L'emirato investe cifre enormi per l'informazione in tutto il mondo mentre la Russia - che in Siria si trova sul fronte opposto della barricata - non investe un rublo. Ed anche i Paesi dell'America Latina, alle prese con gli attacchi del Fmi e dell'informazione di servizio, non spendono un centesimo per una controinformazione da gestire negli altri Continenti. Perché non basta l'investimento del Venezuela in una squadra ciclistica italiana (dopo la diplomazia del ping pong, tra Usa e Cina, deve essere il turno delle due ruote, con l'Astana kazaka oltre all'Androni Venezuela) per offrire un'immagine alternativa. Ed allora passa sotto silenzio l'exploit dell'Ungheria che ripaga il debito con il Fmi con un anno di anticipo, grazie ad una politica che è l'opposto di quella voluta dalla Bce e dai "mercati". Così come vengono criminalizzate le scelte politiche nazionali di Mosca e persino le prese di posizione anti Femen da parte della loro (ex) attivista tunisina. Pensiero unico mondiale. Perché i ricchi russi preferiscono sputtanare i soldi del petrolio con donnine allegre e maxi yacht, perché i Turchi non spendono per la comunicazione internazionale, perché l'Argentina non sa confrontarsi contro l'informazione interna e, dunque, ha paura di gestirne una a livello internazionale. Peccato che i mancati (e in fondo modesti) investimenti siano destinati a trasformarsi in disastri politici ed economici interni. E di enormi proporzioni.

Nessun commento:

Posta un commento