venerdì 9 agosto 2013

Mancano i soldi per i Canadair, ci sono per i migranti

I soldi per gli aerei antincendio in Sardegna? Non ci sono. Per non far pagare l'Imu all'80% di italiani? Non ci sono. Per garantire pensioni decorose a milioni di italiani? Non ci sono. Per assicurare una casa agli italiani poveri? Non ci sono. Però si trovano, i soldi, per spedire navi ed elicotteri nel Mediterraneo, per portare sulle coste italiane migliaia e migliaia di migranti che, dopo, devono anche essere assistiti, aiutati, ospitati e mantenuti. Loro e l'esercito di chi specula sulle loro disgrazie. Zecche, piattole che approfittano abbondantemente di questo sistema schiavista per inventarsi occupazioni inutili ma retribuite con i soldi negati agli anziani, ai poveri, purché italiani. In questo scenario la presidente della Camera, Boldrini (degna erede di Gianfranco Fini), riesce anche a lamentarsi perché nelle città italiane non si fa abbastanza per gli stranieri. E mette sotto accusa persino la Torino del compagno Fassino dove si aumentano i parcheggi a pagamento mentre si regalano 5 milioni di euro agli zingari. Ma non basta, per Boldrini. Nel silenzio, ottuso e suicida, del centrodestra. Quel centrodestra che se non è responsabile dell'elezione di Boldrini (imposta da Pd, Sel e 5 stelle), è invece totalmente colpevole per la presenza del ministro Kyenge. Nel governo votato dal Pdl, e non va dimenticato. Soprattutto ora che si prepara la nuova legge elettorale, magari per tornare al voto in tempi rapidi. Perché sostenere i sostenitori dell'afroministro? Perché votare per chi si occupa solo dei problemi giudiziari? La fuga degli italiani dai versamenti volontari a favore della politica dovrebbe far riflettere. Certo, Forza Italia potrà mettere in campo finanzieri come Samorì per raccattare un po' di denaro, da lui e dai suoi amici. Ma basta per assicurarsi i voti, quando i voti servono per sostenere Kyenge? E la nuova legge elettorale, con l'ipotesi di un proporzionale con sbarramento al 5% (magari portato al 4% per non spaventare la Lega in crisi), è vero che elimina di fatto la concorrenza dei micropartiti, ma siamo sicuri che non porti ad una ancora maggiore fuga dalle urne? Tra un Renzi appoggiato dai media di servizio ed un centrodestra che fa di tutto per ignorare i propri elettori (con una maleducazione generale che certo non aiuta), chi è davvero sicuro di voti contro l'ebetino di Firenze, come lo definisce Grillo? In nome di che cosa? Il fastidioso burattino toscano non può essere presentato come un comunista mangiabambini. E se l'alternativa è rappresentata da maleducati supponenti ed arroganti, privi di sensibilità verso i propri elettori, privi di idee, privi di una politica economica o culturale, estera e pure interna, l'alternativa rischia seriamente la sconfitta.

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