martedì 29 ottobre 2013

Da Trento all'Italia intera: il centrodestra crolla con questi dirigenti

Spazzato via dalla Valle d'Aosta. Ma sembrava una curiosità legata ad un territorio particolare. Ed ora spazzato via dal Tirolo del Sud (Alto Adige?), ma le condizioni sono sempre particolari. E spazzato via dal Trentino. Il centrodestra, nel suo complesso, non si limita a perdere, ma viene spazzato via, eliminato, cancellato. Ad Aosta neppure un consigliere regionale. Nel Nord Est percentuali da prefisso telefonico e, soprattutto, un'immagine annientata. Nessuna capacità di far politica, di comprendere le esigenze delle popolazioni, i problemi veri. In Sud Tirolo gli italiani sono una minoranza, ma con una differenza minima rispetto alla popolazione di lingua tedesca. Risultato del voto? I partiti italiani, nel loro complesso, ridotti al 25%. Ed il centrodestra annientato. Gli italiani di centrodestra hanno preferito votare per i partiti di area di lingua tedesca, perché non si fidano di quelli italiani, privi di ogni credibilità. Ed in Trentino è andata pure peggio. La "scomparsa" di Dellai, padrone storico della Provincia ed ora assurto ad incarichi nazionali nella rissosissima Scelta Civica, aveva fatto illudere molti sulla possibilità di un cambiamento nella gestione politica del Trentino. Invece niente. Il centrosinistra, ma trascinato da un partito locale come il Patt, ha stravinto, con quasi il 60% dei consensi. E tra gli avversari il primo schieramento è diventato quello delle liste civiche, poco sotto il 20%. I partiti storici del centrodestra, anche in questo caso, sono stati massacrati. Incapaci di aggregarsi, di fare squadra, di fare sistema. Forza Italia in versione trentina è stata un fallimento. Fratelli d'Italia non pervenuti (meno del 2%), Samorì scomparso. A sorpresa ha tenuto la Lega Nord. E questo dovrebbe far riflettere, così come il risultato delle civiche. In Consiglio entrano, per la Lega, personaggi come Fugatti o Civettini. Gente che ha lavorato sul territorio e che è stata premiata. Così come è stato premiato Borga, delle civiche, che non si è mai nascosto, non si è mai negato. E il Patt, nel centrosinistra, ha fatto le stesse scelte. Ma gli elettori del centrodestra che scelte reali avevano? Votare per i pochi candidati credibili oppure restare a casa. E in buona parte sono rimasti a casa, con un calo del 10% dei votanti, un record negativo. D'altronde perché votare per chi non ha credibilità? Per chi preferisce tutelare il proprio ego, il personalismo assoluto, invece di puntare ad accordi ed alleanze? E logicamente sono rimasti ad assistere all'inevitabile vittoria del centrosinistra. Tutelati da movimenti locali in Valle d'Aosta ed a Bolzano, rassegnati a Trento. E nel resto d'Italia? Non andrà diversamente. Non avrebbe alcun senso. Le segreterie dei partiti sono convinti che, nel disastro del popolo italiano, gli elettori siano affascinati dagli sponsor di Renzi o dai problemi giudiziari di Berlu. Che si rechino in massa alle urne per votare chi li massacrerà nel nome dell'Europa e dei mercati. Non è così. Aostra, Trento, Bolzano hanno spiegato, al centrodestra, che è finita la festa di un voto acritico ai soliti personaggi inutili e perdenti. Il segnale è chiaro: o cambiate subito o subito andate a casa e ci restate.

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