giovedì 24 ottobre 2013

Il carciofo Berlu, la Balena grigia e la carenza di materia grigia

Una foglia dopo l'altra. Berlu si è ormai trasformato in un carciofo ed i suoi nemici lo sfogliano, progressivamente, sino a farlo sparire del tutto. Con una evidente accelerazione, tra l'altro. Lo si è visto oggi, con un attacco concentrico di tutti i principali quotidiani, quelli ufficialmente schierati e quelli che fingono di essere super partes. Il rinvio a giudizio per la presunta corruzione di un parlamentare è semplicemente assurdo. Che differenza c'è tra l'offerta di denaro e la promessa di una poltrona da ministro o da sottosegretario? Ma ormai l'assalto finale è scattato. E va bene tutto. D'altronde, grazie ai suoi brillanti consiglieri, Berlu ha rinunciato a lottare. Trasformandosi in un personaggio patetico, a spasso con Dudu, manca solo la panchina e la partita a bocce. La Cara Salma ha superato ogni limite, non può neppure essere criticato, vietate le battute. Tutti credono a quello che afferma Daniela Santanché, ma l'unico a ribadire le considerazioni è Grillo. Sommerso dall'indignazione a comando, con la Cara Salma che vieta ogni critica alle istituzioni, composte da lui e ancora e sempre lui. E la squadra di Berlu che fa? Si spacca, tra chi cerca già nuovi alleati per creare la nuova Balena Grigia democristiana e chi non sa dove andare, nella consapevolezza che senza Berlu i voti non ci sono. Ma è evidente che i lealisti alla Fitto non sono in grado di fronteggiare le offensive di un fronte che si allarga sempre di più. Anche perché Berlu non può neppure contare sul sostegno di un Tg5 alfanizzato e diventato il Tg di riferimento della Balena Grigia, con attacchi feroci contro chiunque si collochi a destra o non sia politicamente corretto. La Balena naviga, spacca Scelta Civica, spacca il Pdl ed è pronta a spaccare il Pd. O, nel caso non ci riuscisse, è pronta ad alleanze con il Pd affidato a Renzi. A quel punto il progetto degli speculatori, dei mercati, della Germania sarebbe riuscito alla perfezione: l'Italia distrutta e alla mercé di tutti. Non più un concorrente, ma un Paese di servizio. E Berlu? Confinato sulle panchine o spedito in Russia. A rimuginare sulle scelte assurde che l'hanno portato a circondarsi di idioti, traditori, incapaci. I disastri del think tank Vedrò sono evidenti. Ma le qualità dei ministri del Pdl scelti tra le fila di Vedrò erano evidenti anche prima. Eppure Berlu, dopo il grande recupero elettorale, ha indicato proprio quei nomi. Ma non è solo la Balena Grigia a spaccare gli schieramenti. Perché la mancanza di materia grigia fa danni anche a destra. Fratelli d'Italia allargati contro una rinnovata Alleanza Nazionale che aggrega di tutto e di più. Le elezioni europee fanno paura, con lo sbarramento al 4%. Ma non è una buona ragione per imbarcare Aledanno e, soprattutto, per farlo uscire dalla sua Roma. Ha fatto danni in città? Ed ora, con le prime esternazioni, fa danni anche in Trentino. In attesa dei danni dell'ex ministro degli esteri, il genio della vicenda dei marò. L'ideale per conquistare il 4% e trasformarsi in un punto di riferimento credibile. Affidandosi, per di più, ai media controllati dagli avversari, poiché in 20 anni di governo con Berlu la destra non è mai stata in grado di crearsi una rete informativa adeguata. E non è certo colpa degli altri.

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