lunedì 28 ottobre 2013

Renzi scarica i traditori del Pdl?

Renzi non vuole più fare accordi con il Pdl. Ma quale Pdl? Quello che diventerà Forza Italia o la componente di Alfano che si trasformerà nella nuova Balena Grigia democristiana? Il rischio, per gli Alfano ed i Quagliariello di turno, è che Renzi sia sincero. E dopo averli usati per spaccare il partito di Berlu, li scarichi miseramente nella pattumiera non della Storia ma della semplice cronaca. La vicenda di Fini, osannato e difeso pure per lo scandalo di Montecarlo, e poi gettato via quando non serviva più al Pd, dovrebbe far riflettere. Ma per riflettere occorrerebbe disporre di un cervello pensante. Non è il caso. D'altronde, su La Stampa di ieri, un'intelligente analisi di un professore della Luiss sottolineava come Forza Italia e Pdl siano soprattutto contenitori di voti personali di Berlu. Quanti? Almeno 5-6 milioni, secondo il docente. Probabilmente molti di più, perché diventa difficile da immaginare una folla di qualche milione di persone al seguito di De Girolamo, Sacconi e altre anime belle. Certo, la componente di Cl ha ancora un peso non indifferente. Ma non è per nulla scontato che si voglia suicidare politicamente affidandosi a personaggi con notevoli problemi di ogni sorta. Ma esiste un altro fronte che potrebbe essere penalizzato dal ritorno di Forza Italia e, magari, dal lancio come candidato premier di Marina Berlusconi. E' il fronte della destra, che sta recuperando poche intenzioni di voto grazie allo sfascio del Pdl. Ma che potrebbe perdere tutto ciò che sta conquistando, nel momento in cui Berlu si scatenasse con una chiamata alle armi metaforica ma comunque "forte". Cosa potrebbe opporre una destra ricompattata nel nome dell'ex ministro montiano Terzi? Già, proprio il disastroso ministro degli Esteri che ora viaggia stabilmente con i leader dei Fratelli d'Italia. Grande immagine, grande personaggio. Grande fuga di voti assicurata. Carisma? Zero. Solite facce di antichi colonnelli, incapaci di mettersi da parte per far crescere una nuova generazione, capace e credibile. Una generazione che esiste, ma che non trova spazi. E anche l'allargamento a Storace ed a tutta la galassia di microformazione appare come un banale tentativo di creare un cartello elettorale in grado di superare lo sbarramento del 4% alle Europee. Un po' poco per contrastare un movimento come Forza Italia sostenuto, eventualmente, da molti soldi e da qualche faccia nuova. I 5-6 milioni di voti "personali" di Berlu avrebbero anche una funzione di traino per altri elettori. La faccia di Terzi avrebbe la funzione di allontanare i voti dalle destre per spedirli nell'astensione o nelle braccia di Forza Italia. E se la destre "rassemblate" fallissero anche la prova delle Europee, troverebbero crescenti difficoltà nel ritagliarsi un ruolo a livello nazionale. Obbligando l'Italia a sorbirsi l'arroganza e la presunzione del vuoto pneumatico di Renzi e, soprattutto, obbligando l'Italia a pagare per accontentare gli sponsor del sindaco di Firenze che finge di essere Gianburrasca ed è solo il portavoce di un sempre più vasto fronte di affaristi, speculatori, imprenditori pronti a governare qualche Regione per farsi gli affari propri.

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