lunedì 7 ottobre 2013

Salvate il soldato Silvio, e muoia tutto il resto

Salvate il soldato Silvio! Se il Pdl fosse mai stato capace di far politica attraverso il cinema (l'arma più forte, come ben spiegava il Duce e come aveva perfettamente compreso il Pci), ora potrebbe lanciarsi in un film sulla patetica fine di un'esperienza politica ed umana. Quella umana, ovviamente, è la vicenda di Berlu. Che resterà un uomo ricco e potente, e sicuramente un uomo più vero rispetto ai valletti che ora lo hanno tradito, ma che uscirà distrutto da questa esperienza. Sotto questo aspetto ha ragione Letta: la parabola si è conclusa. Ma quella che andrà a concludersi, ingloriosamente, è la vicenda politica di questa banda di inetti, pasticcioni, ruffiani. Quanto vale un partito di Alfano? A dar retta ai sondaggi, vale molto poco. A dar retta alla gente, ancora meno. Perché votare per questo pezzo di balena grigia quando è molto più conveniente, e vincente, puntare sui democristi alla Renzi, alla Letta, persino alla Bindi? Non è bastato il disastroso governo del grigiocrate Monti per far capire ai valletti traditori che l'Italia non vuole e non può ripetere una simile ignobile esperienza? Perché appoggiare il valletto Alfano quando gli ordini della City e di Wall Street arrivano direttamente a Renzi? Perché inventarsi un progetto politico per il partito dei valletti traditori quando i poteri forti hanno già scritto il programma di Renzi e, nel frattempo, sostengono Letta? Perlomeno i falchi spennati hanno avuto la dignità della riconoscenza. Che non basta, per far politica. Ma che umanamente è già qualcosa. E che potrebbe persino permettere a questi beneficiati di Berlu di ottenere i voti necessari per una modesta sopravvivenza all'opposizione. E per chi non ha alternative lavorative, va bene anche questo. Ma poi? Chi erediterà i voti di uno schieramento in teoria maggioritario tra gli italiani ma che non riesce ad ottenere un'adeguata rappresentanza? Si stanno rispolverando le mummie dei vari gruppetti, nell'illusione di travasare i voti dal defunto Pdl a qualche altra bara altrettanto inutile. In un'Italia di centrodestra alla ricerca di un leader si propongono personaggi improponibili, da Montezuma all'Oscar della menzogna universitaria, dai trombati del prefisso telefonico ad un ancor più grigio e tecnocrate Monti. Mentre a sinistra l'ex area Pci del Pd evita la rottura solo perché consapevole che una scissione non garantirebbe la rielezione di molti compagni. E la classe dirigente italiana - quella che ha distrutto il Paese - organizza convegni e manifestazione per Renzi: un politico all'americana, non solo nella camicia bianca all'Obama ma, soprattutto, nell'essere il pupo che tiene buone le masse mentre viene manovrato dalla finanza straniera.

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