giovedì 28 novembre 2013

Forza Italia: vestirsi in nero piuttosto di pensare

"Torno subito". E' il titolo di Libero, sparato in prima pagina e riferito, ovviamente, a Berlu. Ecco, se in Forza Italia ci fosse - e non c'è - qualcuno in grado di leggere e capire, oggi si sarebbe accorto della differenza abissale che passa da due sole parole, divertenti ed intelligenti, rispetto al profluvio di vaccate piò o meno irose emerse dalle reti Mediaset in occasione della decandenza. Non uno, in tv, che abbia saputo giocare con un briciolo di ironia. Non uno che abbia ripreso il brano della Birkin sulla Dècadence. Macché, donne vestite in nero ed un massacro mediatico da parte degli avversari. Avversari, perché l'unico che abbia capito che si tratta di nemici è stato proprio Berlu. Gli altri forzitalioti non sono riusciti a superare il blocco psicologico del politicamente corretto. O forse sono troppo ignoranti per comprendere la differenza. E le inutili parole di Piersilvio sono soltanto la dichiarazione di fallimento non solo politico ma anche informativo. Il Tg 5 che si accorgeva di quanto è brutto eliminare, grazie ai magistrati, gli avversari politici dal Parlamento, era lo stesso Tg 5 che esaltava il Parlamento greco che eliminava, allo stesso modo, i rappresentanti democraticamente eletti di Alba Dorata, fregando pure il finanziamento al partito della destra ellenica. Sarà un caso, ma nel giorno della decadenza, la Borsa ha premiato il gruppo di Berlu, forse sperando in un suo ritorno non in politica ma in azienda. "Torno subito"? Non sarà per nulla facile. Soprattutto se il branco di incompetenti che circonda Berlu non si impegnerà per crescere. O, perlomeno, per affidarsi a qualcuno meno incapace. Invece di vestirsi in nero, ad esempio, le falchette avrebbero potuto evidenziare i disastri della manovra economica appena varata da questo governo al soldo dei mercati e condotto dalla banda Vedrò. Avrebbero potuto scoprire che questa manovra rovina ulteriormente l'Italia e non piace agli imprenditori come non piace ai sindacati ed ai lavoratori. Avrebbero potuto sottolineare che il disastro attuale è ancora nulla se paragonato a quello che provocheranno i finanzieri alla Davide Serra attraverso il loro portavoce Matteo Renzi. Tasse e licenziamenti, povertà e ancora povertà. Questo avrebbero dovuto dire. Per questo dovevano vestirsi di nero. Per la morte dell'Italia, non per l'ennesima sentenza a comando di una magistratura che non merita alcun rispetto. Ma loro non sanno. Non leggono, non studiano, non si informano. Giornalisti comunisti, scrittori comunisti, cantanti comunisti, conduttori comunisti, pittori comunisti: vai di slogan, che fa fine e, soprattutto, non impegna. Ed i soldini li usano per rinnovare il "parco-borse", per la barca nuova, per l'intimo di lusso e le cene con gli amici. Nella spendopoli regionale, c'è mai una contestazione su un convegno? Su un dibattito? Su un'iniziativa culturale? Macché. Regali di nozze e profumi, gadget per le proprie auto ed i propri giardini. Chissà se nelle spese politiche avranno inserito anche il vestito nero per i funerali della libertà.

2 commenti:

  1. Infatti, secondo me, abolirei le regioni dove si concentro il massimo dello sperpeeo, ma invece fanno gran propaganda all'eliminazione delle Province e all'unione dei comun i. Non capiscono un cazzo, anzi lo capiscono perché l'acronimo IUC interpreta proprio la situazione degli italiani: Intra U Culo. (alla pugliese).

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  2. è vero. le province sarebbero molto più utili delle regioni

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