lunedì 4 novembre 2013

Letta in guerra contro i populismi, da Alba Dorata al Fn

Letta, l'uomo padrone di "Vedrò" e al servizio dei poteri forti internazionali, scatena la guerra contro i populismi. Grillo? La Lega? Fardelli d'Italia? Non gli basta. Guerra a tutti i populismi europei, da Marine Le Pen a Jobbik, passando per l'Austria e l'Inghilterra, per l'Olanda e la Scandinavia. Non è uno scherzo. Letta nipote, sostenuto da La Stampa (il giornale di riferimento di Washington e soprattutto New York), ha aperto la stagione dell'offensiva contro chiunque metta in dubbio la sopravvivenza di questo sistema criminale di distruzione dei popoli europei. E se Letta attacca sui giornali, con l'eco immediata dei vari baroni europei detentori della verità rivelata e del crimine imposto, in Grecia si passa dal piombo della carta stampata direttamente al piombo dei proiettili delle mitragliette. Due ragazzi di Alba Dorata assassinati, ovviamente impunemente, davanti alla loro sede. Già visto, in Italia. Perché la strategia della tensione non è mai stata cancellata. Solo accantonata momentaneamente in soffitta per essere riutilizzata alla bisogna. E deficienti pronti ad assassinare in nome dell'antifascismo militonto se ne trovano sempre. Manodopera criminale al soldo di chi vuole che l'opposizione ai poteri forti si scontri in piazza, per evitare che dia l'assalto ai palazzi d'Inverno. Una strategia che, recuperata in Grecia, potrebbe essere riportata anche in Italia. La disinformazione, d'altronde, è già al lavoro. Con lo stesso cliché di allora. I ragazzi assassinati in Grecia? Faida interna. Come per i missini uccisi dalle Br a Padova, come per i ragazzi Mattei bruciati vivi a Roma. Come per tante e tante morti utili a scatenare la sacrosanta rabbia. Letta, intanto, mette altra benzina sul fuoco. Spiegando che il 20% dei voti europei ai populisti rappresenterebbero un pericolo mortale per l'Europa dei banchieri. Dunque bisogna fare di tutto per evitare che i popoli si ribellino, protestino, pretendano rispetto e rifiutino la politica di tagli, tasse e macelleria sociale. Ad Atene si sono tolti i finanziamenti ad Alba Dorata, per strangolarla in ogni modo. Con le mitragliette e con il taglio dei fondi, oltre che con la galera. Bisognerà trovare qualche strada anche in Italia, in Francia, in Inghilterra. Perché l'Ungheria appare difficilmente aggredibile, ma conta poco sullo scenario europeo. E' da noi che si deve evitare il contagio. Oddio, l'Italia del populismo - cioé di chi ritiene che un popolo valga più dei banchieri imposti da Wall Street e da Francoforte - si suicida quotidianamente, ma gente come Letta ed i suoi padroni ha paura anche di un'ombra. E' la Francia a far paura. Ed allora si lancia l'idea di un'alleanza tra Le Pen e Grillo. Per sconcertare i grillini italiani ed infastidire i destri francesi. Peccato che, in Francia, non freghi assolutamente nulla di incontri tra Marine Le Pen e leader di partiti stranieri. Ma in Italia una demonizzazione di questo tipo potrebbe servire a mettere in crisi il Movimento 5 stelle. Meglio di niente, per la famiglia Letta.

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