martedì 31 dicembre 2013

Buon anno a tutti, tranne che ad una..

Buon anno a tutti. Buon anno a Saccomanni, che continua a vedere la luce in fondo al tunnel e non si capisce se abbia bisogno di un oculista, di uno psicologo o di un sacerdote per confessare di essere un bugiardo. Buon anno a Letta che, da cattolico, ha sicuramente bisogno di confessarsi dopo aver mentito sulla riduzione delle tasse pagate dagli italiani. Buon anno a Boldrini, con i canali lacrimali interrotti quando si tratta di occuparsi degli italiani che continuano ad uccidersi dandosi fuoco od impiccandosi perché han perso il lavoro o perché sono perseguitati da Equitalia. E buon anno pure alla Boldrini che lacrima se un clandestino, arrestato per spaccio o per rapina, è triste per essere rinchiuso in un centro apposito. Buon anno a Kyenge, il più inutile ministro della storia italiana. Incapace persino, da ex congolese, di risolvere in tempi rapidi i problemi degli italiani bloccati in Congo mentre cercavano di adottare, del tutto legalmente, gli orfani locali. Buon anno a Bonino, il ministro che è riuscito a far liberare dal Kazakhstan la moglie di un oligarca incarcerato dalla Francia (ora Bonino è pronta a litigare con Hollande) ma totalmente incapace di risolvere la vicenda dei marò in India. Buon anno a Bonino che ci farà spendere - tanto mica paga lei - un sacco di soldi in più per il rimpatrio del contingente italiano in Afganistan che doveva passare proprio attraverso il Kazakhstan. Buon anno ad Alfano, sperando che scopra di essere un essere vivente e non un ectoplasma. E buon anno a De Girolamo, ministro in quanto membro della banda Vedrò, con l'augurio (per noi) che la sua incapacità come ministro non porti alla totale distruzione della nostra agricoltura. Buon anno a Renzi, se il suo padrone Serra gli consentirà di festeggiarlo da ometto cresciuto e non da burattino della finanza. Buon anno pure a Grillo, sperando che il 2014 gli consenta di scegliere truppe meno disastrose da mandare in Europa. E buon anno a Salvini, alle prese con un compito gigantesco di restituire un senso ed un ruolo alla Lega, in Italia e pure in Europa, attraverso alleanze giuste ma anche con una comunicazione meno disastrosa. Buon anno a Meloni, purché si ricordi che una destra sociale non è proprio identica a quella vagheggiata da Crosetto e Ghiglia ma può contare su giovani esponenti meno Tavmaniaci. Buon anno a Pittella, eletto presidente della Basilicata e che ha scelto asessori rigorosamente non lucani, convinto che l'Europa dei tecnocialtroni non possa tollerare amministratori legati al territorio. Buon anno pure a Vendola, troppo amico di chi avvelena i lavoratori, anche se assicura di aver agito per difendere l'occupazione. Buon anno a tutti. No, a quasi tutti. Ad Elsa Fornero no. I suicidi di chi ha perso il lavoro, con la consapevolezza di non poterlo mai più trovare, non sono uno scherzo. Le decine e decine di morti per disperazione economica non possono e non devono essere dimenticate e, tantomeno, perdonate.

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