giovedì 19 dicembre 2013

Sette italiani su 10 con i forconi: Letta se ne frega

Ed ora l'inutile Letta bacchetta anche Squinzi, presidente di Confindustria. Reo di aver ammesso che gli italiani sono esasperati da una situazione economica gravissima e senza prospettive. Dunque, anche per Squinzi, diventa comprensibile che - stanchi di subire passivamente - gli italiani comincino ad arrabbiarsi e scendano in piazza. Per Letta, invece, non si può. Perché lui ha annunciato al mondo che la crisi italiana è finita. Che la ripresa è in atto. Non se ne sono accorti i troppi morti per disperazione economica, i suicidati da Equitalia. Nascosti dai giornali di servizio, ma ben presenti nel dolore di chi era loro vicino. Non se ne sono accorti, della ripresa, gli italiani che non acquistano più le auto, che non affollano i negozi neppure per Natale. Ma Letta assicura e Saccomanni ribadisce. L'importante è non dar retta al popolo. Non dar retta all'Istat. Non dar retta a nessuno se non ai banchieri ed agli speculatori. Tanto c'è sempre la copertura della Cara Salma, c'è sempre il sostegno dei media zerbinati. Le tasse? Un'invenzione dei forconi. La povertà? Un errore delle statistiche. La rabbia? Una ingiustificata ed ingiustificabile provocazione. Loro, la casta che esprime ministri-geni come quelli della banda Vedrò, proseguono sulla loro strada di sacrifici per gli altri. Di stangate nascoste da sigle cangianti. E fanno finta di niente di fronte all'ultimo sondaggio commissionato da uno dei giornali di servizio. Un sondaggio che avrebbe dovuto evidenziare l'insofferenza degli italiani di fronte alle manifestazioni del movimento del 9 dicembre. D'altronde il governo Alfetta aveva schierato l'Anpi, aveva mandato in piazza i sindacati di comodo per dimostrare che l'Italia vera era contro la protesta dei forconi. E invece è arrivata l'amara sorpresa: nonostante i disagi, il blocco del traffico, i ritardi accumulati, il 70% degli italiani condivide le ragioni della protesta. Un dato preoccupante per la casta, se fossimo in una democrazia. Sette italiani su 10 non credono alle menzogne di Alfetta, sette italiani su 10 hanno paura del domani grazie alle politiche disastrose di questa banda di incapaci. Ma siamo in Italia, e sette italiani su 10 non contano assolutamente nulla.

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