giovedì 6 febbraio 2014

Populisti sotto attacco mediatico per le Europee

Pagnoncelli, che per i media radical-chic è un guru, avverte che la Lega è a un passo dal quorum per le elezioni europee. Ed immediata scatta l'aggressione sui quotidiani, in tv, ovunque. La Lega come Grillo. No pasaran. Non possiamo permettere che in Europa vadano dei populisti, dei politici che non si entusiasmano per gli ordini della Bce e del Fmi. Dunque viva la Bignardi e abbasso i 5 stelle, viva i finanzieri alla Davide Serra e abbasso Salvini. Si ironizza, si dileggia, si evidenziano errori veri e falsi, si attaccano (con furore) i toni usati dal due movimenti populisti. E siamo solo all'inizio. Con l'avanzare della campagna elettorale le aggressioni mediatiche aumenteranno. Con condanne morali da parte di chi non fiata sugli stipendi da fame o, come il burattinaio di Matteo Renzi, sostiene che è giusto tagliare del 40% i salari degli operai. Con 700 euro al mese i nostri dipendenti possono far vivere una famiglia, assicurano i padroni neorenziani mentre gozzovigliano di fronte alle telecamere di Piazza Pulita. Tanto chi li difende, ormai, operai, impiegati, tutta l'ex classe media che precipita verso la povertà? Dovrebbe difenderli Sel, ossia il partito di quel Vendola che tanto si divertiva con la famiglia Riva che avvelenava Taranto con l'Ilva? Forse potrebbe difenderli Fdi, ma il guru Pagnoncelli ha assicurato che i fardelli d'Italia non raggiungeranno il quorum per le europee e tantomeno quello per eventuali elezioni politiche. Dunque si possono trascurare sia Fdi sia Sel (anche la sinistra finta ecologista ha percentuali da condanna a morte politica) per dedicarsi a Lega e Grillo. Dunque i due movimenti sulle ali estreme avrebbero la grande chance di poter far politica senza troppi attacchi mediatici. Ed un primo passo, indubbiamente, è stato fatto. Alcuni dei consiglieri regionali sotto accusa per i rimborsi in Piemonte hanno annunciato il ritiro dalla competizione elettorale (ma non dalla politica). Giusto, tardivo ma giusto. Spazio al rinnovamento, spazio a chi è in grado di portare un vento nuovo, idee nuove, un po' di coraggio nelle scelte politiche. Poi, però, arriva Lo Spiffero, un quotidiano online, e spiega che sono iniziate le grandi manovre per collocare i rappresentanti delle varie correnti. E persino che ci sarebbe uno scontro per il candidato da appoggiare alle Europee. Quelle Europee che hanno una soglia di sbarramento al 4% mentre - Pagnoncelli docet - Fdi sarebbe al 2,5%. Per carità, il guru dei radical chic penalizza sempre le formazioni sul centrodestra. Ma il distacco da colmare è notevole e, forse, servirebbe qualcosa di meglio di contrasti via quotidiano on line a proposito di candidature.

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