mercoledì 16 aprile 2014

La Lega sacrifica il "nero" Borghezio. Per far contento chi?

Ti piace perdere facile? La Lega Nord, soprattutto in Piemonte, deve essere diventata un'entusiasta sostenitrice della sconfitta ad ogni costo. I sondaggi danno la Lega in crescita? In forte crescita? Vietato approfittarne. Anzi, meglio cercare di sopire i pericolosi entusiasmi. Sicuramente il Piemonte rappresenta l'anello debole del rilancio del partito di Salvini. Prima la vicenda dei rimborsi in Regione, poi le alleanze e le candidature. Si va tutti insieme, no si va ciascun per sé, no si va insieme a Forza Italia. La forza delle decisioni irrevocabili. Dopodiché bisogna scegliere i candidati. E, giustamente, si eliminano quelli coinvolti nella brutta vicenda dei rimborsi. L'assessore all'Agricoltura, Sacchetto, ha preso tanti voti ma non ha preso rimborsi. Dunque il candidato ideale non solo per un posto da consigliere, ma anche per qualche ruolo di maggior spessore. Così ideale che la Lega decide di non candidarlo. Forse perché ha fatto il primo della classe e si è comportato con correttezza? Non si sa. Ma, casualmente, il traino elettorale per le regionali dovrebbe essere garantito dalla presidente della Provincia di Cuneo che, ma si tratta di pura coincidenza, è la compagna di Calderoli. Quindi il cuneese Sacchetto no e la cuneese compagna di Calderoli sì. Va beh, la Lega di lotta e che ha scelto le alleanze giuste in Europa si rifarà con le candidature per le europee. Appunto. Chi ha tenuto, in tutti questi anni, i rapporti con i movimenti euroscettici presenti a Bruxelles? Mario Borgezio, europarlamentare proveniente da Jeune Europe e diventato il più battagliero esponente del leghismo di lotta e non di governo. Dunque il più autorevole ed indicato per garantire il collegamento, anche in futuro, dei movimenti euroscettici. E, infatti, Borghezio viene cancellato dalle candidature per il Nord Ovest, dove è sempre stato eletto, e dirottato nella circoscrizione Centro, dove la Lega non eleggerà nessuno. Cui prodest? A chi deve rispondere Salvini? Chi deve far contento? Perché è evidente che i voti di Borghezio, i tanti voti "neri" per il partito "verde", non saranno automaticamente trasferiti sui candidati leghisti imposti dall'alto. Qualcuno potrà andare ai Fardelli d'Italia, qualun altro a Grillo. Ma, soprattutto, in prospettiva verrà a mancare il collante per tenere unito, a Bruxelles, il fronte euroscettico. Inutile farsi fotografare con Marine Le Pen quando la prospettiva è di evitare ogni rapporto proficuo dopo il voto europeo.

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