lunedì 9 giugno 2014

La guerra del Sistema Italia contro i sudditi

Ormai la guerra è in atto. Quella dichiarata dallo Stato italiano ai suoi sudditi. Da un lato loro, senza tante distinzioni di partito. Non la casta politica, come fa troppo comodo sostenere. Ma la casta nel suo complesso. Con politici, magistrati, Equitalia, vertici delle forze dell'ordine, vertici dei giornali e delle tv, imprenditori, banchieri. Dall'altra i sudditi, ossia tutti gli altri. Lo si è visto in occasione degli ultimi scandali, da Genova a Milano e a Venezia. In attesa dell'immondizia che emergerà dal pentito di camorra a Napoli. E prima ancora per la vicenda dell'Ilva di Taranto. La gente sapeva, il Sistema no. O meglio, sapeva perfettamente, ma evitava accuratamente di intervenire. Nonostante qualche tentativo di denuncia, regolarmente insabbiato, occultato, dimenticato. Esplode la vicenda Expo? Se ne parla, si titola. Poi emerge, da una intercettazione, che il "compagno G", Greganti, stava telefonando da un assessorato del Comune di Torino. E cala la cortina del silenzio. Scende l'oblio. E come avrebbe fatto, prima, il Sistema a non accorgersi dell'immondizia in Liguria? E della vicenda Mose? Tutti coinvolti, gli esponenti del Sistema. Dunque tutti zitti. Poi, però, pretendono che i sudditi non solo stiano zitti e buoni, ma che dimostrino anche di fidarsi. Magari non dei politici, ma dei magistrati, della Guardia di Finanza, degli imprenditori che così tanto lavorano per il bene del Paese. Loro, il Sistema, che si autotutela, che si autopromuove, che procede a cooptazioni. E fuori tutti gli altri. I sudditi che han visto crescere del 25% il costo della sanità e che, di conseguenza, han dovuto ridurre le cure mediche. I sudditi che han dovuto peggiorare la qualità dell'alimentazione, ammalandosi di più. Che han rinunciato a cercare un lavoro per non appesantire i dati ufficiali, ma a fronte di 3,5 milioni di persone che cercano un'occupazione, ce ne sono altrettante senza lavoro e senza speranza. E per tutti loro cosa prepara il buon governo? Ma la stangata della Tasi, ovviamente. Mentre "ditino Fassino" non spiega dove fosse il Compagno G ma, in cambio, si allea con Equitalia per stanare i sudditi criminali che non han pagato la bolletta sulla spazzatura, sempre più cara nonostante la raccolta differenziata. Ma i sudditi son felici così, votano per il carnefice perché troppo vigliacchi per scelte alternative.

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