mercoledì 14 gennaio 2015

Cara Salma addio, ma i vecchi non son tutti uguali

La Cara Salma se ne va. Meglio tardi che mai. No, meglio prima. Perché non è vero che sia sufficiente essere vecchi per esser diventati buoni e saggi. E' solo l'indecente rappresentazione offerta da ancor più indecenti organi di dis informazione. Ci sono brave persone che diventano ancor più buone in età avanzata, nonni meravigliosi di nipotini fortunati. Ci sono persone banali ch, invecchiando, si trasformano in anziani stizzosi, rancorosi, fastidiosi. E ci sono carogne giovani che sono ancor più carogne con il passare degli anni. Ma non per i media di servizio italiani. Sempre pronti ad affogare nella melassa qualsiasi analisi relativa a qualsiasi anziano di potere, non solo i presidenti di questa Repubblica. Hanno fallito solo con Gioanin Lamiera, in arte Gianni Agnelli. Così pessimo come padre da risultare improponibile come nonno. Per il resto bastan che abbian potere e un'età avanzata e diventan tutti santificabili, neanche fossero Madre Teresa. E se un presidente svende l'Italia, passa da un golpe bianco all'altro, elimina l'opposizione, lascia che si condannino quelli che hanno osato criticarlo (diritto di satira e di opinione? Ma per piacere!), guida la nazione verso il baratro, non importa. Viene osannato, rappresentato come una statuetta del presepe. Lui è pure la consorte. In attesa di qualche immancabile libro di servilismo assoluto. Peccato che i servi della dis informazione non siano altrettanto teneri con i vecchi che incontrano quotidianamente sulla loro strada. Quelli che frugano nei cassonetti dell'immondizia per procurarsi il cibo negato dal governo e da chi l'ha i posto; quelli che non riescono a dormire la notte perché abitano nelle zone del libero spaccio di droga; quelli che vorrebbero riposare (magari perché malati) invece di restar svegli a godersi la movida si o alle 5 del mattino; quelli che intasano il pronto soccorso dell'ospedale perché non sanno dove andare e non hanno i soldi per farsi curare. Quelli fastidiosi, insomma, per i reggicoda di un potere marcio. Vecchi non solo inutili, ma dannosi e costosi. Quei vecchi che pretendono di campare a lungo e vorrebbero pure una pensione dopo una vita di lavoro. E no, già hanno avuto la fortuna di lavorare, ora possono crepare invece di pesare sui conti pubblici. Perché le lacrime sono sprecate per questi vecchi: servono tutte per il commiato dei vecchi di potere.

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