mercoledì 11 maggio 2016

Chi vota sì, vota come il padre della Boschi

Chi vota sì al referendum di ottobre vota come il padre della Boschi. Dopo che il geniale ministro del bugiardissimo ha deciso di fare del referendum una questione personale, e' evidente che il voto di ottobre non riguarderà più le riforme da abrogare o confermare ma imporrà una semplice scelta: volete che la banda del bugiardissimo e di Banca Etruria continui a distruggere questo Paese o preferite che se ne vadano tutti a casa? E non ha alcuna importanza che manchi una figura di riferimento per sostituire il capo del governo. Chiunque, o quasi, andrà meglio del bugiardissimo. E chiunque, o quasi, andrà meglio della banda che ha considerato i ministeri come una filiale delle banche dove lavorano i vari papà. Non si rilancia l'Italia con qualche riforma che cancelli ogni parvenza democratica, non si rilancia con l'introduzione della schiavitu' come forma ideale di lavoro. Ma, soprattutto, non si rilancia con queste persone. Un sistema di potere marcio anche quando è onesto. Un tempo si parlava di "prevalenza del cretino". Oggi è un dilagare di imbecillità e di ignoranza. A tutti i livelli, non solo in politica. I cialtroni che assicurano che eventuali terroristi non arriverebbero con i barconi sono stati smentiti dagli ultimi arresti al Cara di Bari. I cialtroni che si riempiono la bocca di integrazione sono stati smentiti dall'arresto di uno dei "grandi doni" che marciava per l'integrazione mentre pensava agli attentati. E chi assicura che la ripresa era ormai consolidata e' stato smentito dai dati sulla frenata della produzione industriale. Bugie e banalità che si scontrano con la realtà. Ma per la banda del bugiardissimo e' la realtà che sbaglia e che deve allinearsi alle menzogne. D'altronde, per questo sistema di potere, la criminalità non esiste e l'unico rischio per la sicurezza e' rappresentato dalla sfilata degli alpini ad Asti. Dove il questore ha pensato di vietare il vino ed i super alcolici dopo le 9 di sera. Rapine, spaccio, furti? Tutte sciocchezze. L'Italia riparte imponendo il divieto di bere vino.

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