giovedì 19 maggio 2016

Indignati per Porro e Belpietro, incapaci di alternative

Tutti fans di Porro, oggi a destra. Tutti pazzi per Belpietro. Le ultime vittime della censura imposta dal bugiardissimo nel silenzio assordante dell'ordine dei giornalisti e dei comitati di redazione. Ma quanti, degli indignati odierni, leggevano Libero o seguivano Porro in Rai? La destra, non da oggi, ha la simpatica pretesa che gli altri facciano una informazione corretta, e magari anche destrorsa, perché la destra non è capace di farsela da sola. Oggi creare un giornale online costa pochissimo, metter su una web radio anche meno, una web TV ha costi ridotti. Ma quello che costa, e tanto, e' realizzare un quotidiano online di qualità, una radio che non sia una banale riproposizione di dischi ascoltati ovunque, una TV che faccia davvero informazione. La destra non è disposta ad investire e si indigna se gli editori pubblici o privati fanno i propri interessi. Angelucci caccia Belpietro perché è schierato per il No al referendum? Ha il diritto di farlo e di collocare Libero, con Feltri, su posizioni filo governative. Il giornale e' suo e se lo utilizza per avere vantaggi per le sue attività nel settore sanitario, fa benissimo. Se i lettori di destra non sono soddisfatti sono liberi di non comprare più il quotidiano in versione Feltri e sono liberi di non farsi curare nelle cliniche di Angelucci. E se Angelucci si comprasse anche Il Tempo? Vale lo stesso discorso. Se la destra preferisce investire nel mattone,  non può lamentarsi di chi investe in informazione. E vale anche per Berlu. Il settimanale del gruppo Mondadori (dunque famiglia Berlu) "Chi", diretto da Signorini, si lancia in lodi sperticate nei confronti del sindaco di Torino, Fassino (Pd). Se venderanno più copie o se la famiglia Berlu otterrà dei vantaggi, avranno fatto bene. I lettori di destra sono liberi di acquistare un altro settimanale e di non guardare più le reti Mediaset. Ma vale anche per la Rai, benché servizio teoricamente pubblico. Il bugiardissimo l'ha occupata manu militari e non è colpa sua se la destra, quando era al governo e aveva la maggioranza del cda, non ha fatto nulla per cambiare la Rai. Non si può accusare il bugiardissimo se i quotidiani online di destra son fatti male e nessuno li legge. Non si può accusare Berlu se i lettori di destra preferiscono acquistare un pessimo romanzetto super pubblicizzato da Mondadori piuttosto di leggere un saggio o un romanzo fatto bene ma pubblicato da una delle tante case editrici libere e di area. Già, ci sono anche quelle. Ignorate da chi si lamenta per Porro e Belpietro.

2 commenti:

  1. sono indignata non solo per i big, ma anche per tutti quei giornalisti che non possono parlare per evitare ricatti e per tutti quelli tenuti per fame dalle rispettive redazioni

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