martedì 6 dicembre 2016

Il 40% dei voti e' del bugiardissimo ?

Ma il bugiardissimo ha davvero perso? Certo, lo smacco del referendum e' evidente e il margine di vittoria del No e' consistente. Ma quel 40% rappresenta il bacino elettorale del bugiardissimo e del Pd in caso di ritorno alle urne per le politiche? Una valutazione e' difficile. Un quarto degli elettori del Pd ha votato per il No ma non sono stati pochi gli elettori del centrodestra che hanno scelto il Si. Tutti pronti a tornare agli ovili di appartenenza alle prossime elezioni? È evidente che il quadro della politica e' cambiato profondamente. Sono finiti i partiti ideologici e si vota sulla base delle emozioni. Il bugiardissimo ha potuto contare sul l'appoggio di tutti i principali quotidiani e di tutte le TV, pubbliche e private (disgustosa l'intervista zerbinata di Del Debbio). Il fronte del No aveva il sostegno del Fatto Quotidiano e della Verità. Ma, come negli Stati Unit, anche in Italia il giornalismo schierato e di servizio ha perso clamorosamente. Ed hanno perso i sedicenti Vip scesi in campo con dichiarazioni di voto a favore del Si, dagli chef stellati sino al Volo, da attori apprezzati solo dai giornalisti italiani sino a cantanti sopravvalutati dalla consueta compagnia di giro. E poi i vertici di Confindustria, Coldiretti, associazioni di commercianti ed artigiani. Non è bastato. Perché dall'altra parte c'erano gli italiani, soprattutto i giovani, quelli che sopravvivono a stento con la paghetta dei genitori e con qualche lavoro saltuario pagato con i voucher. Giovani che si infastidiscono quando il finanziere a capo del bugiardissimo, David Serra, sostiene che un voucher al mese rappresenta un posto di lavoro nelle statistiche presentate dal governo. Provi lui, il finanziere che pontifica sull'Italia stando a Londra, a campare con un voucher al mese. Difficile credere che questi giovani possano votare per il Pd del bugiardissimo alle prossime elezioni. E gli imprenditori, soprattutto quelli piccoli,  trasformeranno il Si in un sostegno elettorale al Pd? Ma, innanzi tutto, il Pd sarà ancora del bugiardissimo ? Oppure il premier dimissionario cercherà di costruirsi un partito tutto suo, aggregando spezzoni di quel che resta di Forza Italia, magari lo stesso Berlu, per schierarsi più al centro e meno a sinistra?  Ovviamente dovra'  liberarsi di personaggi come Maria Elena Etruria, la vera sconfitta del referendum. Quella che aveva assicurato il suo ritiro dalla politica in caso di vittoria del No e invece adesso resta "al servizio delle istituzioni". E poi, con quale legge elettorale si andrà a votare? Se il bugiardissimo e' convinto di valere il 40% o poco meno, sosterrà l'Italicum, perché la delusione dei 5 stelle a Roma e Torino potrebbe impedire il sostegno degli elettori ai grillini in caso di ballottaggio tra Pd e 5 stelle. Di sicuro continua a latitare il terzo polo, più o meno a destra.

1 commento: