mercoledì 28 dicembre 2016

Il lavoro non conta, i sudditi si adeguino

La sicurezza di un lavoro? E' l'ultimo dei pensieri dei giovani. Lo assicura il solito esperto politicamente corretto. Che non spiega quali siano le priorità per i ragazzi e le ragazze alle prese con una disoccupazione al 40%. Forse il cellulare nuovo, forse una vacanza ai Caraibi, forse un minilavoro da 300 euro al mese. Indubbiamente sono queste le vere basi su cui costruire la ripresa del Paese. Lo sfruttamento, la concorrenza sempre più selvaggia con le nuove opportunità, la fuga all'estero per cercare imprenditori più lungimiranti e che paghino per la qualità del lavoro realizzato. L'importante è che gli esperti comunichino per compartimenti stagni. Così chi difende lo sfruttamento evita di leggere le analisi di chi valuta la mancata crescita dei consumi delle famiglie italiane a Natale. Meglio far finta di non capire che, se cresce l'insicurezza del lavoro, cresce anche la paura di spendere e consumare. Bisogna anche evitare di leggere le previsioni di altri esperti relative al 2017, con l'ipotesi di maggiori costi (a parità di consumi) di mille euro per ogni famiglia italiana. Ma il governo Renziloni metterà mano ai voucher, giusto per evitare il referendum voluto dalla Cgil. Una stretta sulle regole, tanto nessuno le fa rispettare. E poi tutto come prima. Con gli italiani costretti a pagare per salvare le banche distrutte dai grandi speculatori in quota sinistra. Che si tratti del Montepaschi o di Banca Etruria: loro fanno i danni, i sudditi devono pagare. E a vigilare su tutto ci sarà ovviamente lei, Maria Elena Etruria, simbolo dell'arroganza di un potere che si sente al di sopra di tutto e di tutti. Nessuna illusione in una magistratura che ha chiuso, per anni, un occhio per poter guardare solo da un lato. Ma ora non c'è neppure più bisogno. Berlu sogna Draghi come candidato premier di tutto il centrodestra e delle destre. Peccato che le destre e buona parte del centrodestra inorridiscano di fronte ad una simile proposta. Che, guarda caso, piace a Donna Crespi, la zarina rossa di Milano. E allora, in nome di una tecnocrazia che affama i popoli, cosa ci sarebbe di meglio di un bel partito nuovo con Berlu ed il bugiardissimo? Richiamando Alfano e Verdini, una grande ammucchiata che piacerebbe tanto all'Europa degli speculatori, ai grandi quotidiani (sempre più piccoli, in realtà), alle tv di Stato e di Berlu.

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