sabato 4 marzo 2017

Dimissioni per Lotti? E per chi è coinvolto a destra?

Lotti deve dimettersi dopo le intercettazioni e le inchieste? Il ministro dello Sport (credibile, nel suo ruolo, come Fedeli all'Istruzione) è sotto attacco. E parti delle opposizioni chiedono che abbandoni l'incarico governativo. Al di là degli aspetti giudiziari e della fiducia che si può avere nei confronti della magistratura, è evidente che Lotti non faccia una grande figura. Già, ma non solo lui. È possibile che un passo indietro non venga chiesto a chi è coinvolto nella stessa vicenda sul fronte destro? È accettabile che l'informazione delle destre sia affidata a chi, dalle intercettazioni, emerge come facilitatore dei rapporti con servizi segreti statunitensi? Al di là dei rapporti legati ad appalti e commesse? Magari tutto si rivelerà una bolla di sapone sotto l'aspetto penale. Ma conta anche l'aspetto umano per chi si occupa di un settore delicato come la comunicazione politica. E lo stesso criterio dovrebbe valere per chi si sta agitando per candidarsi nelle varie formazioni di destra e centrodestra in vista delle prossime votazioni. I sondaggi indicano una forte crescita dei parlamentari di Lega e Fratelli d'Italia e la corsa alla poltrona si fa dura e senza esclusione di colpi. Si dovrebbe evitare di imbarcare il solito esercito di incompetenti e di personaggi discutibili. La convinzione di poter vincere sta contagiando anche le formazioni minori. Lo si vede dall'assalto di personaggi improponibili agli strapuntini interni di Direzione Italia. Con il rischio di bruciare un possibile successo proprio per la consueta incapacità di scegliere una classe dirigente decente

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