martedì 27 giugno 2017

I moderati non esistono più. Solo un alibi per Berlu

Il bollito di Arcore ci riprova. Spaventato dal successo del centro destra alle amministrative, il sultano di Arcore tenta immediatamente di distruggere l'alleanza e, soprattutto, di deludere gli elettori. E si inventa un progetto moderato nella convinzione che i moderati, in Italia, siano sempre meno e che, dunque, non possano consentirgli di vincere nettamente. Obbligandolo, di conseguenza, ad un accordo con il bugiardissimo. Che, a sua volta, sta cercando di scrollarsi di dosso l'ala sinistra del Pd e all'esterno del Pd. Puntando ad un fronte moderato che è minoritario ma che gode dell'appoggio dei poteri forti. I giornali, le tv, i banchieri, gli speculatori. Gli unici moderati veri, perché hanno tutto da perdere. Il ceto medio, quello a cui sostiene di rivolgersi il bollito di Arcore, non è invece moderato. Ha smesso di esserlo quando si è reso conto che la moderazione significava solo rassegnazione di fronte ad un progressivo impoverimento. Si è arrabbiato, il ceto medio. Ed è arrabbiato il ceto popolare, alle prese con la concorrenza sleale dei nuovi schiavi. Ma il bollito se ne frega. Lui deve solo tutelare le sue aziende e gli altri possono anche morire disperati. I fans del sultano ricordano sempre che Berlu da' lavoro a 60mila famiglie. Ma dimenticano, i fans, che le politiche economiche accettate dal bollito di Arcore hanno creato milioni di disoccupati e un numero ancora maggiore di sottoccupati e di nuovi poveri. Gli interessi di Mediaset non sono quelli degli italiani. E allora ogni eventuale alleanza politica deve tenere conto di questo aspetto. Inutile andare a governare se poi le politiche sono le stesse del bugiardissimo, quelle imposte dalla Troika, da Soros, dagli speculatori europei e statunitensi. Il 50% di astensione dalle urne è la dimostrazione di una rabbia impotente, non di una moderazione che non trova sbocco. Se ne sono accorti anche nel centro sinistra. In Piemonte il Pd vinceva anche grazie al sostegno del partito che si chiama, appunto, Moderati. Era arrivato alla doppia cifra in alcune elezioni. Ora è precipitato a percentuali ininfluenti e il Pd se ne libera. Pronto a sostituirlo con il voto dei migranti, probabilmente. Una scelta che di sicuro non provoca reazioni moderate tra il ceto medio e quello popolare.

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