lunedì 10 luglio 2017

Il bugiardissimo scopre gli "aiuti a casa loro". A vantaggio di chi?

Il bugiardissimo scopre che i migranti è meglio aiutarli a casa loro. Una ricetta di semplice buon senso e non si capisce perché il buon senso sia mancato sino ad ora al bugiardissimo ed ai suoi compagnucci della parrocchietta. Certo, la folgorazione sulla via di Damasco è sempre possibile, almeno una volta ogni duemila anni. Ma il dubbio è legittimo, quando si tratta del bugiardissimo. Lui e i suoi sodali hanno sostenuto sino a ieri tutte le coop di ogni colore che hanno lucrato sui migranti, che hanno cooperato con le ong che flirtavano con gli scafisti. Un affare migliore rispetto allo spaccio di droga, ma il bugiardissimo ed i suoi sodali non se n'erano accorti. E allora sorge il dubbio che le varie coop stiano per azzannare la nuova ricca torta degli aiuti ai Paesi da cui partono i migranti. Gli italiani si sono stufati di pagare le tasse per vedere le nuove opportunità favorite sul lavoro, nelle liste per le scuole materne o per ottenere un alloggio. E allora meglio tassare gli italiani per favorire le coop che andranno ad aiutare lontano dall'Italia. Così i controlli saranno minori, la rabbia si ridurrà e gli affari no. Allora bisognerà ricordare agli italiani quanto costa davvero aiutare chi non vuole lasciare il proprio Paese e vuole lavorare onestamente. Con 40 dollari a testa è una volta sola, l'onlus  Artaban ha regalato a un centinaio di donne dell'Ecuador i macchinari per produrre articoli tessili e mantenere le rispettive famiglie. Non 40 euro al giorno, 40 e basta. Una iniziativa che funziona. E allora non bisognerà credere a chi racconterà che servono montagne di denaro italiano per offrire una prospettiva alternativa alle migrazioni. Servono idee ed onestà. E non si sa quale di queste doti sia più carente tra chi ha scoperto il nuovo business.

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