venerdì 4 agosto 2017

Il 35% al centro destra spaventa i media di servizio

I sondaggi che attribuiscono il 35% dei consensi ad una ipotetica alleanza del centro destra stanno spaventando i giornalisti di servizio e il sempre più smagrito esercito dei politicamente corretti. Bisogna correre ai ripari e prepararsi all'eventuale svolta. Dunque occorre rimettersi a fare gli zerbini del bollito di Arcore, una garanzia per il circo mediatico perché si ha la sicurezza che con Berlu al comando nulla cambierà. Così si concede nuovo spazio alle interviste senza contraddittorio al bollito, lo si esalta, gli si riconoscono meriti sin qui sempre negati, si evitano domande scomode. Solo lui può rassicurare direttori di quotidiani e di reti televisive, non interverrà mai sugli aspetti informativi e più o meno culturali. Ora il bollito omaggia la Merkel e critica Macron, tentando di spezzare l'asse tra Berlino e Parigi, sperando di sostituire Macron come amico privilegiato della cancelliera tedesca prossima alla riconferma. E non ha la minima importanza, per il giornalismo zerbinato, che Forza Italia nei sondaggi resti alle spalle della Lega. L'importante è far sparire dalla scena e dall'informazione di servizio ogni riferimento a Salvini o a Meloni. Il centro destra è Berlu, gli altri non esistono. D'altronde non fanno assolutamente nulla per riprendersi la scena mediatica. Hanno rinunciato a dotarsi di organi di informazione propri e hanno scelto di affidarsi al buon cuore e ad una molto eventuale correttezza della disinformazione di servizio. Non ha importanza se sia un effetto della miopia, della taccagneria, della consapevolezza di non avere persone adeguate. Il risultato è che da qui al voto Il giornalismo di servizio spingerà in ogni modo il bollito di Arcore, rivalutando persino le Brambilla di turno, o la politica scolastica di Gelmini. E saranno i media a sostenere la necessità di una nuova alleanza con Alfano e Lupi, in modo da annacquare definitivamente ogni ipotesi di cambiamento e, magari, disgustando a tale punto gli elettori da spingerli a disertare le urne, evitando il rischio di un successo del centro destra.

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