martedì 26 settembre 2017

Nessuna alleanza a destra con il padrone del Tg5

Pura immondizia. Non un servizio giornalistico ma un'accozzaglia di odio, risentimento, fastidio e mistificazione. Con questa immondizia spacciata per informazione il Tg5 ha aperto il notiziario affrontando il risultato delle elezioni in Germania. Certo, non si sono contraddistinte per obiettività e correttezza neppure le cronache e le analisi della Rai o dei principali quotidiani italiani. Ma c'è una differenza sostanziale. Il Tg5 risponde ad un editore che, per li rami, è Silvio Berlusconi, il bollito di Arcore che, in teoria, dovrebbe essere l'alleato di quei partiti e movimenti che hanno pubblicamente applaudito al successo dei tedeschi di Afd. Che senso ha, dunque, proseguire nella costruzione di un'alleanza con un soggetto che utilizza le proprie reti televisive per sparare contro i propri eventuali alleati? E queste sono soltanto le premesse. Facile immaginare il seguito, in caso di successo della marmellata del centro destra. Quale credibilità può avere un programma comune se già adesso il bollito di Arcore prende le distanze, attraverso il Tg, dalle posizioni dei suoi alleati? La fobia dei giornalisti del Tg5 nei confronti delle idee del centro destra è manifesta. Ma se il bollito tollera la situazione è perché a lui fa comodo così. Sa di poter vincere sul fronte della comunicazione e della disinformazione perché i suoi alleati potenziali sono totalmente privi di strumenti per comunicare. Ovviamente non è colpa di Berlu, se gli altri hanno rinunciato a giornali, radio e tv con un briciolo di seguito. Ma, a questo punto, sarebbe un suicidio politico accettare un accordo con Forza Italia prescindendo da una intesa preventiva sul fronte dell'informazione. Che senso ha predisporre un programma di politica estera sapendo che il tg dell'alleato sara' il primo ad impallinare le posizioni ufficiali? Che senso ha raggiungere un accordo su migrazioni, politiche del lavoro, abolizione delle eventuali leggi sullo Ius Soli o sulla limitazione della libertà di pensiero (Fiano docet) quando Mimun è già schierato sul fronte opposto? Con quali armi Salvini, Meloni, Fitto e Storace pensano di contrastare l'offensiva annunciata del Tg5? Un'alleanza elettorale su queste basi non ha alcun senso al di là dell'occupazione di alcune poltrone

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